MEGA BOLLETTE: RINCARO 2022

10 Gen 2022 | Attualità

In questi primi giorni del 2022 si riscontrano molteplici indicatori che confermano un ulteriore
aumento dei costi dell’energia sia per i privati che per l’industria.
Alcuni recenti studi, come ad esemio quello di Bank of America, indicano che solo tenendo
conto dei rialzi di prezzo avvenuti nei mercati all’ingrosso di gas ed elettricità, la ricaduta sulle
maggiori economie europee porterà ad un ulteriore aumento medio delle bollette pari al
20/40% nel primo semestre 2022.
Aumento che si aggiunge a quello del 20/30% avvenuto nel 2021.
In sostanza si tratta dell’effetto dei nuovi straordinari record al rialzo dei prezzi dei prodotti
energetici all’ingrosso (quasi raddoppiati nei mercati spot del gas naturale e dell’energia
elettrica nel periodo settembre-dicembre 2021) e dei permessi di emissione di CO2, i quali
avrebbero portato a un aumento del 65% della bolletta dell’elettricità e del 59,2% di quella del
gas.

In questo giorni Arera (Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità) ha confermato
alcune azioni tese a ridurre l’impatto di questi aumenti.
Ad esempio l’annullamento transitorio degli oneri generali di sistema in bolletta ed il
potenziamento del bonus sociale alle famiglie in difficoltà, in base a quanto previsto dalla
Legge di Bilancio 2022, con cui il Governo – oltre a ridurre l’Iva sul gas al 5% per il trimestre – ha
stanziato le risorse necessarie agli interventi, con ciò consentendo di alleggerire l’impatto su 29
milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese.
Nonostante gli interventi, l’aumento per una famiglia “tipo” in regime di mercato tutelato sarà
comunque del +50% per la bolletta dell’elettricità e del +40,8% per quella del gas per il primo
trimestre del 2022.
Per il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini: «Siamo in presenza di una situazione
assolutamente eccezionale e senza precedenti».
In questo particolare momento tutti gli attori devono dare il loro contributo, in particolar
modo quelli Istituzionali e di Governo, ma anche il comparto industriale ed ogni singolo
cittadino.
Come già avvenuto durante altre fasi di criticità dei costi dell’energia, come ad esempio
durante il lockdown, sarà quindi importante l’azione responsabile dei consumatori, sia del
settore privato che nell’industria.
Sarà determinante mettere al centro dell’azione il tema del risparmio energetico, come
strumento a cui guardare con attenzione, attuando azioni semplici ed efficaci per ridurre gli
oneri energetici.

Ogni piccola riduzione dei costi, anche di qualche punto %, risulterà fondamentale..
Di primaria importanza ricorrere alle tecniche di audit energetico, per ottimizzare e di
conseguenza risparmiare, senza dover necessariamente ridurre stili di vita o livelli di
produzione, se ovviamente virtuosi energeticamente e legati a necessità primarie.
I processi di audit ci aiutano quindi ad attivare un processo utile, concreto, multidisciplinare e
multilivello, che porta i seguenti benefici:

  1. miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti esistenti (*)
  2. diminuzionde dei costi di gestione e manutenzione
  3. diminuzione dei consumi
  4. possibilità di attuare una diversificazione degli approvigionamenti energetici (renewable
    sources solution) e contribuzione all’abbattimento delle emisioni di Co2 (approccio green)


Fondamentale effettuare i percorsi di audit ed ottimizzazione energetica attraverso Società e
Professionisti altamente specializzati, che effettuano la loro azione sulla base di una solida
esperienza, della conoscenza delle tecniche e delle norme che regolano questo tipo di attività,
ormai diventate strategiche alla luce dell’attuale situazione complessiva.

(*)=Secondo l’ultimo rapporto annuale dell’Enea gli interventi per il miglioramento
dell’efficienza energetica negli usi finali dell’energia possono garantire oltre il 45% della
riduzione dei gas serra prevista in Italia per il 2030. Si tratta di un ammontare decisamente
superiore a quanto previsto dal ricorso alle fonti rinnovabili (22,4%) e alle tecnologie di
generazione a bassa emissione di carbonio (meno del 10%) – FONTE: IL SOLE 24 ORE

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